Certificato di Idoneità Statica (CIS): nuova proroga al 16 febbraio 2021

“Considerato che la difficoltà dell’attuale situazione di emergenza sanitaria ha compromesso il regolare svolgimento dell’attività degli uffici comunali anche e in particolare per quanto riguarda il reperimento degli atti e dei documenti necessari all’analisi degli stati di fatto e quindi alla conseguente elaborazione dei certificati di Idoneità Statica, come pure comunicato alle associazioni di categoria:

DETERMINA

il termine finale del 16 febbraio 2021 per la presentazione del certificato di Idoneità statica di cui all’artt. 11, comma 6 del Regolamento Edilizio è prorogato per tutto il tempo occorrente all’Amministrazione Comunale per il reperimento degli atti e dei documenti necessari per l’analisi degli stati di fatto, come risultante dal confronto tra la data di protocollazione della richiesta degli stessi atti e documenti e la data di loro messa a disposizione al richiedente.”

 

Questo è quanto comunicato tramite Atto n. DD 6063 del 2 settembre 2020 , qui allegato, dal Comune di Milano relativamente alla nuova proroga per la presentazione del certificato di Idoneità Statica (CIS) previsto dal Regolamento Edilizio, alla luce delle difficoltà legate all’attuale emergenza sanitaria che sembra non arrestarsi.

Un termine ultimo, insomma, che segue il primo rinvio che stabiliva il 26 novembre 2020 come la data entro la quale i proprietari di immobili e gli Amministratori di condominio avevano l’obiettivo di dotare del certificato tutti gli stabili con più di 50 anni di età e privi di collaudo delle opere statiche.

Ma facciamo un passo indietro e vediamo con un breve riepilogo i dettagli di questo certificato così importante!

 

Che cos’è il CIS?

Come anticipato, l’art. 11 del regolamento edilizio del Comune di Milano ha introdotto l’obbligo per tutti gli edifici che hanno 50 anni di vita, di effettuare dei controlli sia sulla idoneità statica delle parti strutturali dell’edificio, sia sulle parti secondarie e accessorie (parapetti, facciate, tamponamenti, ecc.), con particolare attenzione al rischio di cedimenti o crolli che possono mettere a rischio la pubblica incolumità.

Il certificato di idoneità statica di un edificio è un quindi un documento che attesta le condizioni di sicurezza delle strutture portanti del fabbricato, secondo le norme in vigore al momento della costruzione.

Ai fini dell’attuazione delle verifiche di idoneità statica, la Proprietà o l’Amministratore provvederà alla nomina di un Tecnico Abilitato, un soggetto a cui sia giuridicamente consentito svolgere collaudi statici, di solito un ingegnere civile o edile specializzato in strutture, che dovrà essere scritto al proprio ordine professionale.

 

Qual è la validità del CIS?

La verifica dei requisiti per la certificazione dell’Idoneità statica comporta due livelli di analisi il cui esito determina la validità del documento rilasciato dal tecnico.

Se la prima analisi qualitativa dell’edificio ha esito positivo, si ha il rilascio del CIS con una validità massima di 15 anni, compresi i 2 anni di prescrizione per l’attuazione di eventuali interventi.

Qualora le indagini, invece, non fossero esaustive o evidenziano situazioni di pericolo, si procede con analisi ulteriori, di tipo sperimentale, attraverso le quali è possibile valutare e definire come intervenire sulla struttura. Se anche la seconda indagine ha esito positivo, si ha il rilascio del certificato con una validità massima di 15 anni.

 

Quando e quali edifici certificare?

Ad oggi, solo una minima parte degli edifici privi di collaudo statico è già in possesso del Certificato di idoneità statica. Il Regolamento Edilizio del Comune di Milano prescriveva, però, che, a partire dal 26 Novembre 2014, avrebbero dovuto dotarsi di Certificato di idoneità statica:

  • entro 5 anni tutti i fabbricati esistenti ultimati da più di 50 anni, o che avrebbero raggiunto i 50 in questo periodo, non in possesso di certificato di collaudo.
  • entro i 10 anni tutti i fabbricati esistenti con data di collaudo delle strutture superiore a 50 anni.

 

Cosa accade se un fabbricato non soddisfa i requisiti per ottenere il CIS?

Qualora un fabbricato, successivamente alle dovute analisi, risultasse non conforme per l’ottenimento del certificato di Idoneità Statica, viene privato dell’agibilità, in tutto o in parte con la conseguenza che non sarà più possibile abitarlo regolarmente e pertanto anche compravenderlo, in quanto il CIS deve essere allegato all’atto notarile di compravendita dell’immobile.

Ecco perché è così importante tale idoneità per chi è in procinto di vendere ma soprattutto di comprare casa ed in particolar modo è fondamentale il ruolo di un professionista nel consigliare tempistiche e modalità per ottemperare a tale obbligo. Nel primo caso, occorre consigliare alla proprietà di muoversi per tempo così da avere tutta la documentazione necessaria per compravendere il proprio immobile nel miglior modo possibile; nel secondo caso, dobbiamo saper dire al futuro acquirente se la dimora su cui sta investendo, oltre ad essere salubre dal punto di vista igienico, è sicura dal punto di vista strutturale ed efficiente sotto il profilo energetico e della gestione condominiale.

 

Possiamo dunque per ora tirare un sospiro di sollievo e vedere ancora una volta salvi tutti gli atti previsti nei prossimi mesi…ma fino al 16 febbraio del prossimo anno poiché il CIS resta un documento obbligatorio e soprattutto un documento in grado di influenzare il valore degli immobili vetusti!

Noi continueremo ad informarci e ad aggiornarci per fornirvi tutte le informazioni utili a compiere il vostro grande passo in completa serenità e per qualsiasi ulteriore dettaglio non esitate a contattarci via mail a info@sagor.net oppure sulle nostre pagine social!

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